domenica 30 ottobre 2011

Un sogno

Stanotte ho fatto un sogno, un sogno diverso da tutti gli altri. In genere riconosco i sogni, che tipo di sogni sono, se accozzaglie di immagini e pensieri riformulati o se sono qualcosa di diverso con uno scopo e un significato preciso qualcosa da interpretare.
Stavolta è stato diverso ma non comprendo nemmeno io come.

"Tanto per cambiare" inizia tutto con un viaggio una vacanza qualcosa come una gita scolastica ma c'erano anche i miei genitori, mancava la mia bimba.
Il viaggio doveva iniziare per nave, ma non era un normale traghetto, piuttosto una sorta di galeone, con funi vele e tutto il resto come nei film, solo che io ne vedevo solo una parte quello che credo si chiami ponte dove c'è l'albero maestro e pareva più una gigante zattera perchè non vedevo tutta la nave. noi passeggeri siamo stati costretti a lavorare  e io dovevo tenere ben tesa una fune che teneva in tensione una enorme vela c'era tanta gente in poco spazio e c'era mare grosso onde molto alte che s'infrangevano su quel poco di nave che vendevo, il vento era forte e non sarei mai riuscita a tenere la fune a lungo, un uomo che non conosco ha preso la fune passando dalle mie spalle e alla fine era quasi come essere abbracciata da lui, per quanto lo sforzo fisico fosse pesante e non ci fosse nulla di romantico in quello che facevamo mi sentivo protetta, rassicurata e da qualche parte anche amata.
Siamo arrivati c'era il sole abbiamo lasciato la nave ma dovevamo prendere ancora un'altra imbarcazione anche questa una chiatta- zattera o qualcosa di simile, eravamo in coda e c'era talmente tanta gente che pareva di essere quasi a gardaland, ma di fatto sapevo che se fossi salita su quell'affare sarebbe affondato o si sarebbe rivoltato, avevo la certezza interiore che sarebbe accaduto qualcosa di simile, non paura dell'evento ma una fissa consapevolezza dello stesso. Così ho lasciato che tutti andassero e sono rimasta li.
E' stato strano comprendere che posto fosse era una sorta di isola l'acqua vicino alla riva era bassa per molti metri ma la superficie emersa effettiva era poca. C'erano tantissimi turisti gente che andava e veniva molti autobus stracarichi bagagli e navi ovunque. Mi sentivo fuori luogo perchè sapevo che la meta era un'altra e io non sarei dovuta essere li, ma mi sono detta che era cmq un posto lontano da casa e lo volevo visitare, ho cominciato a girare e sono comparse montagne e boschi stavo bene mi sentivo viva. Camminando ho "sentito" che il tizio della nave era li da qualche parte, anche se non eravamo insieme io sapevo che era li che non aveva proseguito. da lontano ho visto una donna che meditava tra due alberi davanti alla statua di una divinità, altre due persone attorno a lei, poco più avanti altre persone facevano qualcosa ma non mi è parso importante. Sono andata altrove e ho trovato un albergo di quelli con annesso negozio di suvenir bar edicola etc, mi è stato detto da una turista che era l'unico albergo del luogo e che era strapieno. Io non avevo un posto dove andare ne soldi per poter pagare cibo ma non ero minimamente preoccupata. Sono uscita e mi sono guardata ancora attorno, sembrava di stare in trentino uno di quei posti tutti fatti in legno in mezzo al verde dei boschi alle montagne. Eppure ero su un isolotto piccolino e piatto come una tavola.
Torno indietro e mi avvicino alla donna che stava meditando, si è voltata finita la meditazione, aveva dei pantaloni neri e il busto era integralmente scoperto. era... strano aveva molti seni 7-8 forse di più di lunghezze diverse ma parevano non sentire la gravità, ho lanciato un occhio alla statua della divinità e ho sorriso, era una divinità indiana una dea con molti seni e la donna che meditava pareva quasi una sua riproduzione o imitazione. La donna mi ha guardata mentre si stava coprendo i molti seni e le spalle con un telo bianco e mi ha chiesto scusa dicendomi che non era colpa sua, ho sorriso ancora e le ho risposto che sapevo che la colpa non era sua e che non aveva alcun motivo di scusarsi perchè ogni cosa era giusta così, perfetta. Non ha più parlato ma mi ha fissata pensierosa, le due persone che erano con lei, un uomo e una donna hanno finito di coprirla e ho pensato che fosse sbagliato, perchè non c'era nulla da nascondere. Mi sono avvicinata alla statua quasi a voler rendere omaggio alla statua poi mi sono voltata allontanandomi.
Dopo poco arrivo in una zona completamente innevata ma non faceva particolarmente freddo. C'era una festa di qualche tipo dove tutti erano vestiti in maschera e io sono stata messa sulla slitta, pareva che il giovane vicino a me fosse un caro amico qualcuno a cui ero legata, ma non ho idea di chi potesse essere, sulla slitta percorrevamo un giro ellittico e notavo che la scia dove passavano i passi della slitta era erbosa, e un ragazzo che spingeva un po' di neve li dove c'era la scia, così ho capito che era neve artificiale. c'era allegria e gioia, andava tutto bene e io ridevo col mio compagno di slitta serena senza preoccupazioni. Poi sono scesa e sono tornata verso il molo dove la nave con cui ero arrivata ci aspettava per il ritorno e l'uomo che mi aveva aiutata con la fune mi stava palesemente aspettando per aiutarmi a salire.
Mia madre e le altre persone mi subissavano di domande ma io ero serena e tranquilla, andava tutto bene. Lui era li.

Mi rendo conto di come può apparire un sogno simile eppure so che ha un senso. Non voglio interpretarlo anche perchè non saprei come fare, ma... non so l'unica cosa è che per tutto il sogno ero serena e tranquilla e questa è la cosa più importante.

1 commento:

  1. e questa sensazione è la cosa più bella! magari sta per arrivare quell'uomo con cui ti senti al sicuro, o già l'hai conosciuto...inun altro luogo o in un altro tempo :)

    Un bacio dolcissima Runika

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